Cile – Santiago: Free Walking Tour e nonoversario
Giro del Mondo: 38° Tappa – Santiago del Cile, Valparaiso, Vina del Mar
Inizia l’avventura sul continente Sud Americano, dalla capitale Cilena; giro in città e “il mondo è piccolo”.
Dall’Isola di Pasqua arriviamo in tarda serata a Santiago; abbiamo qualche dubbio se andare in ostello in metro o in taxi perché non siamo certi di quanto sia sicura la città, ma un messaggio di una mia amica: “Santiago è più sicura di Milano”, ci fa optare per bus+metro. Tra l’altro riusciamo a prendere l’ultimissimo treno perché la poliziotta, visto che le biglietterie erano ormai chiuse, ci apre le transenne e ci fa passare.
Arriviamo in ostello (dove ritroviamo il ragazzo Francese che ha fatto autostop con noi in Polinesia) e ci accomodiamo in stanza; l’idea per il giorno successivo è di partecipare ad un free walking tour, in modo da avere una prima panoramica della città. Non sembrano esserci attrazioni “top”, quindi meglio avere una guida che ci spieghi un po’ la vita cilena.
Sbuchiamo dalla fermata della metro Belles Artes e ci imbattiamo in un ragazzo con la maglietta verde che ci invita al tour; con noi ci sono “Pollo” (un’apprendista guida) e 4 ragazze americane di origine cinese, più attente ai selfie che alla storia di Santiago. Percorriamo le vie fermandoci ovviamente in Plaza de Armas, al Palazzo dove Salvador Allende ha mandato l’ultimo messaggio radio prima dell’inizio della dittatura di Pinochet, al Palazzo Moneda e sull’Alameda, l’arteria principale della città.
Tra una spiegazione e l’altra, ci viene fatta assaggiare la “merenda” tipica di Santiago, ovvero delle pesche sciroppate, insieme ad un frumento che sembra essere farro che rimane sul fondo del bicchiere. Camminiamo poi fino a Piazza Italia e da lì fino alla piazza della funicolare, dove termina il tour.
Mancia ai ragazzi e poi saliamo sul Cerro San Cristobal a guardare il panorama sulla città. Come altre città sudamericane, anche Santiago ha un’estensione gigantesca; fino alle colline circostanti non è possibile vedere un buco verde tra le case che non sia un parco cittadino. Vi sono circa 8 milioni di persone ed ovviamente anche il traffico ne risente.
In città troviamo tantissimi artisti di strada, a fare i loro spettacoli ad ogni semaforo rosso per raccogliere qualche spicciolo; oltre a loro, in altri angoli delle strade, vi sono numerose ragazze/ragazzi vestiti come straccioni che stanno raccogliendo soldi per potersi pagare l’università e lo fanno umiliandosi quanto più possibile, con vestiti stracciati e cospargendosi di aceto. L’odore, infatti, è terribile.
Per il centro troviamo anche molti cani randagi, ma per il resto Santiago ci appare come una grande città, abbastanza pulita ed ordinata. Ci confermano che la vita non è così economica come pensavamo e che la popolazione cilena in generale sta bene, non c’è troppa povertà e la disoccupazione non è eccessivamente elevata. Sostanzialmente una delle località più “benestanti” del Sud America.
Il secondo giorno riprendiamo a girare in autonomia il centro, percorriamo tutta via San Diego in cerca di una batteria sostitutiva per il mio computer portatile e vediamo il lato più autentico della città, con tanti negozietti e rivenditori di tutto e di più. Il nostro giro termina poi al Palazzo Moneda, dove svetta alta la bandiera del Cile, inaugurata per i festeggiamenti del 200 anniversario dell’indipendenza. 200 anni e 200 Kg di bandiera!
In serata ci incontriamo con Sarah, una ragazza che avevo conosciuto a Madrid durante un corso con l’università di cui tutti conserviamo un fantastico ricordo. Con lei visitiamo il quartiere moderno fino a finire al Parque del Bicentenario. Poi ci spostiamo per cena in un ristorante peruviano per un’anteprima di quello che ci aspetterà più avanti nel viaggio.
Ricordiamo insieme quanto fosse stata divertente l’esperienza madrilena, tra aneddoti e persone che si sono poi riviste oppure no. Molti dei ragazzi con noi, infatti, vivono ora all’estero ed ognuno ha preso la sua strada nella vita; sono passati ormai 9 anni!
Gita di un giorno fuori città ed in bus andiamo a visitare prima Valparaiso e poi Vina del Mar. La prima è una cittadina patrimonio dell’Unesco caratterizzata da centinaia di casette colorate, ognuna dipinta con murales di tutti i generi; purtroppo il cielo è grigio e nuvoloso ed i colori non risaltano quanto dovrebbero. Peccato!
Prendiamo comunque un ascensore per salire su Cerro Alegre e Concepcion e ne percorriamo in lungo ed in largo gli stretti vicoli; vi sono tantissimi ostelli e piccoli locali. La cittadina si anima infatti nel weekend riempendosi di giovani festaioli.
Due empanadas per pranzo e poi con il bus ci spostiamo a Vina del Mar; la “spiaggia” di Santiago. Vi sono infatti tantissimi condomini e appartamenti affacciati sulla lunga spiaggia. Vediamo le attrazioni principali (l’orologio floreale, il castello e la Quinta Vergara (che purtroppo è in ristrutturazione) e poi prendiamo un bus per tornare direttamente da lì a Santiago.
Sostanzialmente è stata una giornata un po’ sfortunata per via del cielo grigio e del freddo (con noi brillanti in giro in maglietta e pantaloncini), ma Valparaiso merita sicuramente una visita, mentre a Vina del Mar non è essenziale andarci.
Santiago non ha moltissimo altro da offrire e dedichiamo infatti le ultime due giornate alla pianificazione delle tappe successive. Si animano solo un po’ le serate, perché il giovedi andiamo a casa di Christian, un ragazzo conosciuto su Couchsurfing, prima a vedere la partita di calcio tra Cile ed Argentina (terminata 0 a 1, con il Cile che ha dominato tutta la partita, ma ha patito “La Dura Legge del Gol”) e poi per fare due passi di danza nel suo appartamento sulle note di “Serenata Rap” di Jovanotti insieme ad altri suoi ospiti di CS e ad altri suoi 3 amici.
Venerdi, ultima sera, incontriamo nuovamente Sarah, questa volta insieme al moroso, per bere del vino cinese in uno dei posti più in voga del momento, dal nome Italianissimo: “Liguria”. Troveremo un articolo su questo ristorante anche sull’aereo che il giorno successivo ci porterà alla nostra prossima destinazione, la Patagonia Cilena!
Tappa precedente: Isola di Pasqua
Tappa successiva: Patagonia Cilena
Pagina relativa al Cile: Clicca qui!
Il nostro itinerario sintetico
Giorno giro del mondo |
Data | Attività | Voto | Pernottamento |
166 | 19/03/17 | Isola di Pasqua => Santiago (aereo, Latam, partenza 15.10, arrivo 21.55) | – | Santiago |
167 | 20/03/17 | Free Walking Tour Santiago City Center | 6,5 | Santiago |
Cerro San Cristobal | 7 | |||
168 | 21/03/17 | San Diego Street e Centro Città | 6,5 | Santiago |
Parque del Bicentenario | 6,5 | |||
169 | 22/03/17 | Santiago => Valparaiso (bus, partenza 9.00, arrivo 10.15) | – | Santiago |
Valparaiso centro | 7,5 | |||
Valparaiso => Vina del Mar (bus) | – | |||
Vina del Mar | 6 | |||
Vina del Mar => Santiago (bus, partenza 16.00, arrivo 17.15) | – | |||
170 | 23/03/17 | Planning in ostello | – | Santiago |
Partita di calcio a casa di Christian (Couchsurfing): Argentina 1 – Cile 0 | – | |||
171 | 24/03/17 | Planning in ostello | – | Santiago |
Cena con Sarah | – | |||
172 | 25/03/17 | Santiago => Punta Arenas (aereo, SKY, partenza 8.00, arrivo 11.25) |
Galleria foto completa:
Autore: Ste
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[…] Partenza presto e ritrovo di tutti i tour all’ufficio emigrazione cileno. Avremmo dovuto condividere una jeep in 6, ma sfortuna loro, fortuna nostra, due ragazze che avrebbero dovuto essere con noi non si sono fatte timbrare correttamente il passaporto e non potevano uscire dal Paese. Burocrazia e disattenzione, due cose che non convivono facilmente. Con me, Cecco ed Ilaria, ci sarà solo Daniel, un ragazzo spagnolo che è in Cile da qualche mese per studiare all’università di Santiago. […]
[…] la Colombia ed il Sud America dopo averlo attraversato per ben 109 giorni, arrivando a Santiago del Cile, scendendo fino ad Ushuaia e risalendolo un po’ alla volta fino alla Colombia. Ora è il momento […]