Giordania: Meraviglie ed “olimpiadi”
Giordania: 25 Marzo – 2 Aprile 2016
Meraviglie ed “olimpiadi” di Giordania
Viaggio come coordinatore di Avventure nel Mondo e come “regista” del video Petrathlon, alla scoperta di una delle 7 meraviglie del Mondo moderno.
La Giordania offre una vera e propria immersione in un patrimonio di storia, cultura e paesaggi, passando dalla grande depressione del Mar Morto al Monte Nebo, ove è stata indicata la Terra Promessa a Mosè.
L’insieme di ambienti così diversi tra di loro consente al visitatore di sentirsi in luoghi a chilometri e chilometri di distanza all’interno di un unico viaggio.
Iniziamo la traversata da Nord a Sud visitando Jerash, dove vi sono numerosi resti romani, rendendoci conto ancora una volta di quanto si sia espanso questo impero e di come abbia diffuso la loro cultura, ad esempio con terme, anfiteatri e templi. Ci spostiamo poi nella capitale Amman, città popolosa, ma dove ci stupiamo nel non vedere alcuna donna (se non alcune accompagnate) in strada dopo le 20.00.
Iniziamo qui il video relativo al Petrathlon, che abbina a fantastici sfondi agli sport più “inconsueti”.

Jerash – Teatro Romano
Il giorno seguente partiamo alla volta di Madaba, per vedere un mosaico Storico nella Chiesa di San Giorgio con le precise spiegazioni da parte della nostra guida. Ci spostiamo poi sul Monte Nebo, vivendo la suggestione del rivivere il momento in cui a Mosè è stata indicata la Terra Promessa, che si estende dalla città di Jerico (primo luogo chiamato città al mondo) fino a Palestina/Israele confinando con il Mar Morto.
Ci spostiamo a Bethania, dove si dice sia stato battezzato Gesù, ed in seguito andiamo a provare ad immergerci nel Mar Morto con scarsi risultati. La salinità è infatti talmente elevata che si può galleggiare liberamente; tipica la foto con il giornale in mano.

Giordano – Battesimo di Gesù
Ripartiamo alla volta del Wadi Mujib dove era previsto un piccolo Trek che decidiamo di saltare visto il clima avverso, dirigendoci poi al Castello crociato di Karak, ancora abbastanza intatto e svettante sui dintorni. E’ sempre incredibile rendersi conto di cosa siano stati in grado di creare gli ingegneri medievali, con costruzioni solo lievemente diroccate, nonostante risalgano a secoli fa.
Ci trasferiamo poi a Dana, dove troveremo un villaggio arroccato su una collina, molto tipico. Dopo esserci gustati il tramonto in compagnia di nuovi amici Giordani, scambiando qualche parola e tanti gesti, ci godiamo la sala comune rispolverando giochi da oratorio.

Castello di Karak
Il giorno seguente ci avventuriamo in un trekking tra i massi del canyon; abbiamo un servizio “5 stelle”, con pullmino che ci porta al luogo di partenza e ci viene poi a riprendere all’arrivo consentendoci di camminare quasi esclusivamente in discesa, utilizzando tutte le nostre energie per saltare da un masso all’altro o per arrampicarci e raggiungere i punti più panoramici.
Terminato il tour verso fine mattinata, andiamo a visitare un nuovo castello (Shawbak), ancora più diroccato, tipico per la possibilità di percorrere un tunnel tanto lungo quanto buio.

Riserva di Dana
Sempre più a sud e sempre più vicino al nostro vero obiettivo, di cui abbiamo una piacevole anteprima a Siq Al Barid (Piccola Petra), iniziamo ad attraversare i primi SIQ (spaccature tra le rocce percorribili a piedi) e ad ammirare i primi scavi delle popolazioni Nabatee. Stupiti di quanto visto, andiamo a dormire entusiasti di quanto avremmo visto il giorno successivo.
Sveglia presto e carichi come molle percorriamo il lungo Siq che ci separa dal Tesoro di Petra; mitizzato da Indiana Jones e l’ultima crociata, rappresenta solo una piccola parte della città di Petra, museo a cielo aperto con lavorazioni nella roccia difficilmente paragonabili.
Estasiati dalla visita, la percorriamo in lungo e in largo, chi a piedi, chi facendosi trasportare dai muli nelle lunghe salite. Ci concediamo solo qualche breve pausa thè o per qualche snack.

Petra – Monastero
Con ancora in mente le rovine di Petra, ci addentriamo nel deserto del Wadi Rum dove troviamo rocce e sabbia alternarsi in un fantastico contesto dai colori particolarmente vari. Il tramonto sul deserto, il falò e la notte in tenda rialzata per non far entrare la sabbia, sono ricordi che rimarranno indelebili nella nostra memoria… così come anche il viaggio a bordo delle jeep sgangherate.

Deserto del Wadi Rum
Il viaggio termina poi con un lungo bagno nel Mar Rosso, con alcuni punti di barriera corallina e numerosi pesci, per poi montare sul pullmino e tornare verso le città del nord, dove, dopo aver gustato qualche dolce tipico in un fornaio aperto fino a tardi, dormiamo qualche ora prima di prendere l’aereo che ci riporterà in Italia.

Tramonto dall’accampamento nel deserto del Wadi Rum
Petrathlon
Itinerario sintetico
Giorno | Data | Attività | Pernottamento |
1 | 25/03/2016 | Volo Italia – Madaba/Hotel | Madaba |
2 | 26/03/2016 | Cittadella Amman/Jerash/Madaba | Madaba |
3 | 27/03/2016 | Chiesa S.Giorgio a Madaba/Monte Nebo/Bethania/Mar Morto | Madaba |
4 | 28/03/2016 | Wadi Mujib (no canyoning)/Castello Karak/Dana | Dana |
5 | 29/03/2016 | Trekking Dana/Shobak/Piccola Petra/Petra by Night | Petra |
6 | 30/03/2016 | Petra full Day | Petra |
7 | 31/03/2016 | Petra/Wadi Rum | Wadi Rum in tenda |
8 | 01/04/2016 | Wadi Rum/Aqaba | Madaba |
9 | 02/04/2016 | Amman – Italia |
Autore: Ste