Guatemala – Antigua Guatemala: la capitale storica ed il vulcano esplosivo

Giro del Mondo: 78° Tappa – Antigua Guatemala, Vulcano Acatenango

Ciotoli, colori, salite infinite, albe tra le nuvole e lapilli di lava che colorano il cielo.

Guatemala: Antigua - Le Nostre Tappe

Guatemala: Antigua – Le Nostre Tappe

Giovanni ci tratta benissimo e ci accompagna in auto fino ad Antigua. Lasciamo i bagagli in ostello e veniamo accompagnati in un orto botanico della città ad osservare da vicino la strana flora tropicale. Vi sono alcuni fiori mai visti in Italia e il rosso di alcuni di loro, è un presagio della lava che andremo a vedere di lì a poco.

Salutiamo i nostri ospiti che tornano a Città del Guatemala e ci incontriamo nuovamente con Anne (la ragazza olandese conosciuta a San Ignacio, in Belize) per esplorare la città ed organizzare il trekking al Vulcano Acatenango del giorno seguente.

Guatemala: Antigua

Guatemala: Antigua

Presso l’ostello Whiskey & Charlie troviamo il prezzo più conveniente e concordiamo per partenza alle 8.00 dal nostro ostello. Niente di traumatico. Andiamo poi al supermercato a fare un minimo di spesa, perché ci hanno informato che le razioni di cibo saranno minime e che la nostra acqua sarà utilizzata per preparare dei succulenti noodles ed il thè per la cena.

Finita la spesa, giriamo velocemente per il centro con la ripromessa di tornare nei luoghi principali una volta tornati dal trekking. Quello che sicuramente stona in una città dall’atmosfera storica come Antigua, dove si mantengono ancora strade in ciottolato e casette colorate, sono le auto. Ci è parso impossibile che non vi fosse alcuna via pedonale. Neanche quella dove c’è l’arco in muratura simbolo della cittadina.

Guatemala: Antigua

Guatemala: Antigua

Tuk tuk fino al punto di ritrovo e poi scuolabus fino alla partenza del trekking, alle falde del Vulcano Acatenango. Veniamo subito assaliti da donne e ragazzini che ci propongono di prendere da loro i bastoncini per camminare. Ne prendo 2; serviranno parecchio. Qualche autoctono si offre anche come portatore del nostro zaino, ma decliniamo l’offerta. Mai scelta fu più sbagliata.

Inizia la salita che durerà quasi 6 ore. Attraversiamo prima alcuni campi, poi si passa al bosco ed alla foresta tropicale. Ogni mezz’oretta circa sono previste delle brevi pause, ma gambe e fiato sono messi a durissima prova. Rimpiango di essermi offerto di portare la tenda, avendo già lo zaino abbastanza pesante.

Guatemala: Vulcano Acatenango

Guatemala: Vulcano Acatenango

Stringo i denti, ma ogni 5 minuti ho bisogno di fermarmi a prendere fiato, accasciandomi sui bastoncini. Le spalle reggono il peso dello zaino a stento e i piedi si trascinano uno dopo l’altro, arrancando sul friabile terreno vulcanico.

Finalmente si sentono in lontananza i rumori delle esplosioni del Vulcano de Fuego, che sorge di fianco a noi. Temevo di non farcela, ma forse i boati hanno dato l’energia finale. Per non farci mancare nulla, inizia a diluviare. Aiutiamo le due guide a montare le tende e, data la pioggia, entriamo per provare a sonnecchiare. Dire che sono esausto è dire poco.

Guatemala: Vulcano Acatenango

Guatemala: Vulcano Acatenango

Smette di piovere e veniamo destati dalle grida dei nostri compagni di trekking: “Wow”, “Amazing”, “Look at it!”. Usciamo anche noi dalle tende e dinnanzi a noi si para uno spettacolo eccezionale. Il Vulcano de Fuego ha dato sfogo alla sua esplosività, continuando a lanciare in aria ad intervalli brevissimi dei lapilli di lava che raggiungono diversi metri d’altezza.

Lo spettacolo va avanti fino a notte inoltrata; c’è così tanto magma che si vedono fiumi di lava discendere dal costone del vulcano in tutte le direzioni. La natura sta sfogando tutta la sua rabbia e ne cogliamo a pieno la magnificenza. In questo viaggio abbiamo visto diversi vulcani, ad esempio il Tongariro in Nuova Zelanda o il Masaya in Nicaragua, ma questo li soppianta tutti. Lo spettacolo è incredibile.

Guatemala: Vulcano Acatenango

Guatemala: Vulcano Acatenango

Fa freddo e ci stringiamo tutti intorno al fuoco, cercando di asciugarsi per quanto possibile. C’è un ragazzo coreano che è stato ribattezzato “Mr. Crocs” per via delle sue calzature (gli hanno rubato lo zaino in Ecuador) che allunga i piedi per asciugarsi i calzini.

Viene poi servita la cena, noodles a cottura istantanea con l’acqua bollente scaldata sul fuoco ed alcuni snack. Noi gli facciamo da contorno con pane e Nutella. I 2 coreani, invece che nelle coppette come noi, si fanno versare l’acqua calda in dei sacchetti che sembrano di patatine. Popolazione che vai, cibo che trovi.

Guatemala: Vulcano Acatenango

Guatemala: Vulcano Acatenango

Ci corichiamo presto ed alle 3.30 suona la sveglia; l’obiettivo è di vedere l’alba dalla cima del vulcano. Ci mettiamo subito in marcia in mezzo alla nebbia, il sentiero è subito in salita e data la stanchezza del giorno precedente e l’altitudine iniziamo ad arrancare fin dall’inizio. La guida che chiude il gruppo ci aspetta paziente, ma dopo mezz’oretta Cecco ed Ilaria decidono di ritirarsi dalla salita e cercare un punto panoramico senza necessariamente salire in cima.

Il gruppo distanzia me, Anne ed un’altra ragazza, ma alla fine riusciamo a raggiungerli in vetta. Sono abbastanza distrutto e non riesco a godermi a pieno il panorama. Mi limito a scattare qualche foto ai vulcani che spuntano dal mare di nebbia che si distende fino all’orizzonte.

Guatemala: Vulcano Acatenango

Guatemala: Vulcano Acatenango

Il vulcano de Fuego si è leggermente placato e noi ci rincamminiamo verso l’accampamento, con alcune discese di corsa sul costone del vulcano dove siamo. Avessimo avuto una tavola, avremmo potuto fare Vulcano Boarding come in Nicaragua.

Colazione con alcuni snack e poi, molto lentamente, torniamo alla partenza del trekking. E’ stata un’esperienza unica quanto devastante fisicamente. Probabilmente abbiamo sbagliato qualcosa con la composizione degli zaini (caricandoci troppo peso io e Cecco sulle spalle, lasciando più leggere le ragazze), perché eravamo sempre in fondo al gruppo. Passeremo alla storia come gli italiani mezze seghe.

Guatemala: Vulcano Acatenango

Guatemala: Vulcano Acatenango

Verso le 13.00 siamo di nuovo ad Antigua. Inizia anche a piovere, quindi votiamo all’unanimità per un pomeriggio di “descanso”. Lunga pennichella in stanza e usciamo solo a cena, andando in cerca di pizza. Un po’ spessa, ma tutto sommato mangiabile.

Dedichiamo l’ultima giornata ad Antigua ad una visita più approfondita della città. Vi sono diverse Chiese dal notevole valore storico e come la maggior parte delle città sud-americane la vita ruota intorno alla piazza principale, sempre popolata da molti degli abitanti locali.

Guatemala: Antigua

Guatemala: Antigua

Il cielo minaccia tempesta e facciamo solo una tappa veloce all’ex convento che ora è un hotel a 4 stelle. Salutiamo i pappagalli che lo abitano e torniamo in ostello. Vorremmo uscire, ma il meteo non è molto clemente e siamo ancora stanchi dai giorni precedenti. Ripetiamo la serata pizza e dopo alcune chiacchiere ci richiudiamo in stanza.

Ultimissima notte in Guatemala ed alle 5 del mattino passano a prenderci con un mini-van per il lungo transfer che ci porterà in Messico, più a precisamente a San Cristobal de las Casas!

Tappa precedente: Città del Guatemala

Tappa successiva: San Cristobal de las Casas (Messico)

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Il nostro itinerario sintetico

Giorno giro del mondo
Data Attività Voto Pernottamento
306 06/08/17 Guatemala City => Antigua (auto, partenza 10.00, arrivo 11.00) Antigua Guatemala
Vivaio Floreale 6,5
Centro Storico 7
307 07/08/17 Trekking Vulcano Acatenango 9 Camping Vulcano Acatenango
308 08/08/17 Trekking Vulcano Acatenango 9 Antigua Guatemala
309 09/08/17 Centro Storico 7 Antigua Guatemala
310 10/08/17 Antigua => San Cristobal de las Casas (mini-bus, partenza 5.00, arrivo 15.30) San Cristobal de las Casas

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Autore: Ste

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